lunedì 28 settembre 2015

Inside Out

Riley è una ragazzina di undici anni che sta per subire un invadente trauma familiare. Cambiare Stato, scuola, amici, passioni si rivelerà traumatizzante. Le emozione che l'hanno accompagnata fino a quel momento saranno sconvolte e dentro di se dovrà trovare un nuovo equilibrio.

La trama di Inside Out, per non svelare troppo a chi non l'ha visto, è decisamente essenziale. Le emozioni, Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, vengono esaminate vivendo la crescita ed i cambiamenti che Riley si trova ad affrontare. La caratterizzazione di questi cinque personaggi è decisamente appropriata, tanto da rendere petulanti e fastidiose Gioia e Tristezza. Sono emozioni pure che stillano se stesse secondo dopo secondo, ma che, in un adulto generano l'effetto del troppo dolce: ad un certo punto tendono a nauseare. L'idea, peraltro non originale (ma in casa Disney questo non è poi tanto strano), di descrivere il carattere di una persona attraverso le sue emozioni è decisamente intrigante. Viene sfruttata al meglio e si può rivelare, per le menti semplici dei tagliaboschi del Nebraska, un valido aiuto per comprendere ciò che passa per la testa di chi ha di fronte. Identificare le emozioni con figure antropomorfe che interagiscono tra loro è, decisamente, più semplice che immaginare concetti astratti.

Ma il film com'è? E' un film, dalla struttura semplice e prevedibile, che la gioca facile con i sentimenti. Se da un lato capiamo come si evolveranno le isole della personalità, costruite dai ricordi di Riley nei suoi primi anni di vita, dall'altro siamo ben consci del destino del personaggio secondario, ma importante, al quale sarà semplice affezionarsi. Gli sceneggiatori spendono giocano facile la carta della commozione, ma prima si rivelano lunghi e ripetitivi nella narrazione. Non si risparmiano gag divertenti, come quella del dentifricio, personaggi secondari simpatici, i pulitori dell'archivio, ed i titoli di coda finali, dove vediamo le forme delle emozioni di altri che non siano la nostra protagonista ed i suoi genitori.

Se escludiamo Ribelle, dopo Up, la Pixar ha preso una pericolosa china discendente. Toy Story 3, Cars 2, Monster Univeristy, tutti seguiti di film di successo che non sono riusciti ad uguagliare la gloria dei loro predecessori. Inside Out è un' idea diversa dal solito che, però non viene sviluppata al meglio. La sceneggiatura ha momenti di vuoto e di ripetitività che si sarebbero potuti risparmiare offrendo, così, allo spettatore uno spettacolo di settanta, settantacinque minuti, contro i quasi cento, più godibile e vivace.

Non è un film da buttare, ma certamente, nonostante l'iconografia intrigante dei personaggi e le trovate comiche azzeccate, non uno dei migliori film della controllata Disney.


Di una tristezza piacevole è, invece, l'originale Lava. Il corto pre film che la casa di produzione americanca ci offre è un musicarello carino che nella sua staticità, l'impossibile storia d'amore di due vulcani, offre un'interessante dinamica narritiva.

Nota a margine sui cinema UCI. Più di trenta minuti di pubblicità sono un'esagerazione. I biglietti del cinematografo non costano poco e inondare con così tanti spot gli spettatori può portare ad un'ennesima ondata di disaffezione. Spero che rivedano la loro politica e che contengano gli spota ad un più accettabile quarto d'ora.

Titolo originale Inside Out 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione USA 
Anno 2015 
Durata 94 minuti 
Rapporto 1.85:1 
Genere animazione

Regia Pete Docter, Ronnie del Carmen (co-regia) 

Soggetto Pete Docter, Ronnie del Carmen 
Sceneggiatura Pete Docter, Meg LeFauve, Josh Cooley 
Produttore Jonas Rivera 
Produttore esecutivo John Lasseter, Andrew Stanton 
Casa di produzione Pixar Animation Studios 
Distribuzione (Italia) Walt Disney Pictures 
Musiche Michael Giacchino 

Doppiatori originali

Amy Poehler: Gioia
Phyllis Smith: Tristezza
Lewis Black: Rabbia
Bill Hader: Paura
Mindy Kaling: Disgusto
Kaitlyn Dias: Riley Anderson
Diane Lane: Madre di Riley
Kyle MacLachlan: Padre di Riley
Richard Kind: Bing Bong
Josh Cooley: Jangles
John Ratzenberger: Fritz
Paula Poundstone: Smemoratrice Paula
Bobby Moynihan: Smemoratore Bobby
Paula Pell: Regista sogni
Paula Pell: Rabbia mamma
Lori Alan: Tristezza mamma
Carlos Alazraqui: Paura papà
Peter Sagal: Gioia clown
Paris Van Dyke: Meg
Dave Goelz: Guardia Subconscio Frank
Frank Oz: Guardia Subconscio Dave
Carlos Alazraqui: Pilota dell'elicottero
 
Doppiatori italiani

Stella Musy: Gioia
Melina Martello: Tristezza
Paolo Marchese: Rabbia
Daniele Giuliani: Paura
Veronica Puccio: Disgusto
Vittoria Bartolomei: Riley Anderson
Claudia Catani: Madre di Riley
Mauro Gravina: Padre di Riley
Luca Dal Fabbro: Bing Bong
Giorgio Locuratolo: Jangles il clown
Renato Cecchetto: Fritz
Cristina Poccardi: Smemoratrice Paula
Carlo Scipioni: Smemoratore Bobby
Chiara Salerno: Regista sogni
Alessandra Cassioli: Rabbia mamma
Roberta Pellini: Tristezza mamma
Alberto Caneva: Paura papà
Emiliano Ragno: Gioia clown
Luna Iansante: Meg
Giorgia Ionica: Meg bambina
Davide Lepore: Guardia Subconscio Frank
Achille D'Aniello: Guardia Subconscio Dave
Diego Suarez: Pilota dell'elicottero

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