mercoledì 8 luglio 2015

Alien³

Colonia penale Fiorina "Fury" 161. Popolazione 25 detenuti. Segni speciali detenuti con la sindrome 47,XYY (doppia y che contraddistinguerebbe gli assassini, stupratori e i serial killer incorreggibili).
Una capsula spaziale precipita poco distante dal carcere. Alcuni detenuti, ormai non più prigionieri, ma lavoratori di metalli per La Compagnia escono al freddo (temperatura intorno ai -5°C) per constatare l'accaduto.
All'interno della navetta trovano solo cadaveri, tranne il corpo ancora in criostasi di Ellen Ripley. La donna viene portata in infermeria e sottoposta alle cure del caso. La sua fibra forte le permettere di riprendersi in breve tempo. La sua unica preoccupazione, una volta scesa dal letto, è quella di controllare lo stato della capsula e le cause della morte dei suoi compagni di viaggio. La piccola Newt, salvata con tanta fatica poche settimane prima, è morta affogata nella sua camera criostatica, mentre il caporale Hicks ha subito la stessa sorte dopo che una traversa d'acciaio ha sfondato la sua. Da una veloce perlustrazione della cabina Ripley si accorge della presenza di macchie di acido corrosivo. Nonostante il suo impegno e l'aiuto, sebbene restio, di alcuni membri della colonia penale riesce ad escludere la presenza di xenomorfi nei corpo dei suoi amici.
Purtroppo un alien è riuscito, comunque, ad introdursi nel nuovo ambiente e svilupparsi. La vita di tutti i coloni è in pericolo e solo Ellen Ripley può cercare di salvarli. Anche a costo della vita.

Alien³ rimarrà per sempre "quello diretto dall'ex regista di videoclip". Che poi è David Fincher (quello di The Social Network).
Sta di fatto che dell'intera saga questo è il capitolo più scarso. Probabilmente girato con una disponibilità economica irrisoria e scritto in un periodo di scioperi degli sceneggiatori, ha visto all'opera decine di persone solo per decidere che strada avrebbe dovuto prendere la trama.
Si notano buchi enormi nella sceneggiatura che interrompono la magia del cinema. Esempio su tutti è la spiegazione di come la protagonista possa essere rimasta in cinta dell'Alien, sopratutto di una regina, "Mah, non so. Forse, durante il sonno criogenico.". Boh. E l'avete pure girata sta scena?
Nonostante gli ambienti ricreati ai Pinewood Studios di Londra siano molto credibili il film soffre di una certa monotonia ambientale. La, seppur buona, fotografia si nota solo in un paio di scene; su tutte quella del bacio tra lo xenomorfo e Ripley. La colonna sonoro è praticamente inesistente e gli effetti sonori lasciano indifferenti. Gli effetti speciali non riescono ad essere all'altezza dei primi due capitoli della saga. Le scene in cui vengono impiegati i modelli sanno di finto oggi come lo sapevano venti anni fa.
Sigourney Weaver offre una buona prova recitativa e riesce ad essere intensa per tutto il film, a parte nelle scene coi crampi allo stomaco. Lì lascia un po' il tempo che trova. Il cast di supporto non è male. Un paio di attori carismatici ed un gruppo corposo di caratteristi. Ognuno fa la sua brutta fine, ma dignitosamente.

L'anello più debole della saga. Deve essere visto per forza per via degli inevitabili collegamenti con i capitoli successivi, ma è abbastanza scoraggiante. Forse vedere l'edizione edita in DVD nella Quadrilogy, con le scene aggiunte ed un montaggio leggermente diverso, potrebbe essere più piacevole.
Regalatemela e ve lo saprò dire. 

Titolo originale Alien³ 
Paese di produzione USA 
Anno 1992 
Durata 114 min
145 min (edizione speciale) 
Genere Fantascienza 

Regia David Fincher 

Soggetto Dan O'Bannon, Ronald Shusett 
Sceneggiatura David Giler, Walter Hill 
Fotografia Alex Thomson 
Montaggio Terry Rawlings
David Crowther (Special Assembly Cut Edition 2003) 
Effetti speciali Richard Edlund, George Gibbs, Alec Gillis, Tom Woodruff 
Musiche Elliot Goldenthal 
Scenografia Belinda Edwards 

Interpreti e personaggi 
Sigourney Weaver: Ellen Ripley
Charles S. Dutton: Dillon
Charles Dance: Clemens
Paul McGann: Golic
Brian Glover: Andrews
Ralph Brown: Aaron
Daniel Webb: Morse
Christopher John Fields: Rains
Holt McCallany: Junior
Lance Henriksen: Bishop / Bishop II
Christopher Fairbank: Murphy
Carl Chase: Murphy
Leon Herbert: Boggs
Vincenzo Nicoli: Jude
Pete Postlethwaite: David
Paul Brennen: Troy
Peter Guinness: Gregor
Dhobi Oparei: Arthur
Philip Davis: Kevin
Niall Buggy: Eric
Hi Ching: Company Man
Danielle Edmond: Newt
 
Doppiatori italiani 
Ada Maria Serra Zanetti: Ellen Ripley
Vittorio Di Prima: Dillon
Gianni Giuliano: Clemens
Glauco Onorato: Andrews
Fabrizio Pucci: Aaron
Tonino Accolla: Morse
Romano Malaspina: Bishop
Rodolfo Bianchi: Bishop II
Angelo Nicotra: David
Mario Bombardieri: Boggs
Vittorio Amandola: Murphy
Bruno Conti: Jude

Nessun commento:

Posta un commento